Curiosità

Moonassi – L’uomo senza identità

Kim Daehyun, noto come Moonassi, è un illustratore e grafico sudcoreano che attualmente lavora per il New York Times.
Il sig. Kim ha vinto molti premi grazie alle sue opere, ma cosa rende la sua arte così interessante e unica e come ha trovato la sua strada nel campo dell’arte?

Gli inizi di Moonassi

Kim è nato a Seoul nel 1980 e con il passare degli anni si è avvicinato all’arte.

Nel 2008 si è laureato all’Università Hongik di Seoul e da allora ha intrapreso la sua serie chiamata “Moonassi”.
Per sviluppare la sua arte, Moonassi è stato influenzato sia dalla pittura tradizionale orientale che dalla filosofia orientale e occidentale; alcuni autori occidentali da cui prende ispirazione sono Bergson e Emmanuel Levinas (“Moonassi”).

L’ideologia dietro alla sua arte

Il personaggio principale di questa serie assomiglia a Buddha: possiamo riconoscerlo dai suoi lunghi lobi; inoltre, la parola “Moonassi” è formata da due parole “moona” che significa “vuoto” e “-ssi” che si indicano “l’un e l’altra” nella lingua coreana; quindi, la parola è vicina alla parola buddista “anatta”, che indica “assenza di sé” e, come sostenuto dalla dottrina buddista, indica “inesistenza dell’anima”, ma non in senso negativo! (“CAN 22 Fair”).

Infatti, il “vuoto” è inteso come un modo per risvegliare la mente.
Il punto principale dei disegni di Kim Daehyun è scoprire sé stessi, tramite l’assenza della nostra anima e sapere chi siamo e che tipo di vuoto ci appartiene, in scala ridotta! Difatti, molte delle sue opere sono piccole (“Daehyun Kim. Moonassi Series – F/64 Art & Photo Magazine”).

Nelle opere di Moonassi, possiamo notare come il soggetto sia lo stesso e, a volte, accoppiato con altri individui in diverse posizioni zen: possiamo constatare come le entità stiano meditando e di come le silhouette siano morbide, senza angoli, ad eccezione degli oggetti disegnati intorno alle medesime figure.
Il motivo di tale scelta, è attuata dall’artista per abbatte ogni sorta di discriminazione culturale, di genere e sessuale: siamo tutti uguali, come spiega lo stesso Moonassi (“Daehyun Kim. Moonassi Series – F/64 Art & Photo Magazine”).

L’uso esclusivo di bianco e nero

Kim Daehyun dipinge principalmente su carta utilizzando penne e diversi tipi di acrilico e inchiostri: dall’inchiostro coreano a quello giapponese, Kim Daehyun non perde mai l’occasione per creare nuovi dipinti, in bianco e nero.
Il motivo per cui disegna solo in B&N è: “Uso solo il colore nero perché è semplice e sufficiente per rappresentare. Disegno su un foglio piccolo perché è comodo”, come ha dichiarato durante un’intervista.
Alla fine, le opere di Moonassi mostrano i suoi pensieri più profondi e la serie è ancora in corso.
Come ha sottolineato il signor Kim: ” […] Mi piacerebbe anche sapere come finisce la serie Moonassi. Finirà solo quando smetterò di avere nuove idee e storie. Mi piacerebbe provare qualcos’altro, ma vediamo dove ci porterà” (“Daehyun Kim. Moonassi Series – F/64 Art & Photo Magazine”).

Inoltre, la serie è come un diario per l’artista stesso, che aggiunge: “Ogni disegno è creato sulla base dei miei pensieri e sentimenti quotidiani. Disegno per meditare su me stesso e sugli altri, per vedere alla fine l’intera storia della serie”.
L’arte di Moonassi è rinomata in tutto il mondo e sono state fatte molte mostre per esibire il suo talento, unico e profondo, ma la sua creatività non si ferma qui!
Kim Daehyun, oltre all’arte, si dedica anche alla scrittura e alla fotografia.


SITOGRAFIA

“CAN 22 Fair.” Contemporaryartnow.com, contemporaryartnow.com/en/artista/moonassi/.

“Daehyun Kim. Moonassi Series – F/64 Art & Photo Magazine.” Cargocollective.com, cargocollective.com/f64/Daehyun-Kim-Moonassi-series.

“Moonassi.” Wikipedia, fr.wikipedia.org/wiki/Moonassi.


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